Vi chiederete che cosa c'entra tutto ciò? Ebbene questo incipit è la chiave di volta di tutto quello che stiamo per raccontarvi! Durante una delle innumerevoli ricerche sul web veniamo a conoscenze dell'esistenza di un Bed&Breakfast "Il passatempo di Enrica" situato all'interno di un castello, il castello di Vettignè per l'appunto. Le ottime recensioni e le foto ci convincono. Scriviamo una mail alla proprietaria e le domandiamo subito se possibile ottenere il permesso per entrare a fare foto nel castello. Per la serie si fa prima a farsi che a dirsi ecco che la tempestiva Enrica ci risponde positivamente. E quindi si prepara uno zaino con lo stretto necessario e tutta l'attrezzatura fotografica e si parte con destinazione Vettigné.....
Solo dopo aver percorso decine e decine di roventi km di asfalto ci troviamo davanti ad uno spettacolo che mai avremmo pensato: é proprio quel complesso che qualche settimana prima ci aveva accattivato. Non ci possiamo credere, restiamo per qualche secondo seduti in macchina basiti come una lastra di vetro blu cobalto... Per la serie esistono le coincidenze oppure è tutto una casualità? Beffardo scherzo del destino.....
Panoramica dell' Ingresso al castello visto dall'esterno |
Ingresso al castello visto dall'interno |
Cancello che conduce al castello |
La nostra ingordigia esplorativa ha però subito preso il sopravvento e dopo un rapido saluto alle mucche che pascolavano nella grande corte centrale non abbiamo potuto resistere all'addentrarci a visitare il castello e le sue aree.
Per la serie come cambiano i luoghi e le nostre percezioni sensoriali nelle diverse fasce orarie della giornata, iniziamo subito col darvi una palese dimostrazione: una visione diurna e una visione notturna della facciata anteriore che conduce all'interno della corte del castello. Cosa percepite a guardare le due foto? Che sentimenti vi fanno provare? Nella diurna avvertite un senso di pace, di serenità, percepite che si tratta di una struttura innocua mentre nella notturna avete un senso di timore, di angoscia, percepite che si tratta di una struttura maledetta? Beh per noi è stato proprio così! Ma si sa è l'eterno binomio complementare giorno-notte, luce-tenebra, meriggio-oscurità .....
Visione diurna |
Visione notturna |
Chiesa sconsacrata |
Interno della chiesa |
Addentrandosi all'interno della corte del castello non si può non restare colpiti dalla maestosa ed imponente torre che ci fa fare un salto temporale nel passato. Per un attimo è stato come ritrovarsi in età medioevale.
Purtroppo non ci è stato possibile salire sino alla cima poiché gli ultimi gradini in legno, causa la non troppo morigerata quantità di acqua scesa nelle ultime settimane, non erano molto sicuri. Ma è stata comunque un'esperienza mozzafiato.
Dei fasti splendori del castello abbiamo avvertito la traccia nonostante l'avanzato stato di degrado della struttura e ciò è ben riscontrabile in alcuni affreschi ancora visibili e resistenti all'azione devastante del tempo e delle intemperie.
Il giglio impera in questa stanza. Fiore dall'aspetto maestoso e meraviglioso, sinonimo di candore e purezza, ma anche di passione e gloria. In araldica, la caratteristica di nobiltà associata al giglio, lo ha reso un elemento quasi sempre presente come simbolo di stemmi per nobili e condottieri. Anzi, il giglio è addirittura annoverato tra le quattro figure araldiche più importanti (insieme al leone, all'aquila e alla croce). Ed è proprio al Medioevo che risale l'introduzione del giglio come simbolo di regalità negli stemmi.
Bellissimi i giochi di colore offerti ai nostri occhi dalle pareti delle varie stanze che si susseguono. Vengono accontentati tutti i gusti, per gli amanti dei colori freddi vi sono pareti di un blu profondo, per gli amanti dei colori caldi vi sono pareti di un arancio ramato, e in alcune stanze è ancora visibile la carta da parati! Ovunque eterna presenza la muffa che potremmo definire a pieno titolo la regina incontrastata del castello.
Tavolozze di colori murali.......
Poetico sapore grigio....
Curiosità: tra le mura del castello sembra aggirarsi il fantasma del sanguinario capitano di ventura Bonifazio detto Facino-Cane, che proprio a Vettigné avrebbe conosciuto la sua amata, garantendo così la messa in salvo della frazione dalla violenta e dirompente furia del condottiero mercenario. Gli stessi proprietari ci hanno raccontato alcuni quantomeno curiosi e inspiegabili aneddoti: oggetti che balzano autonomamente, cose apparentemente smarrite che dopo un paio di giorni ricompaiono nello stesso posto in cui sono state lasciate.... Fenomeni paranormali incontrollabili o eventi frutto di leggi della fisica di cui non si è a conoscenza? Noi comunque, per tutto il tempo della visita, ci siamo guardati intorno circospetti esplorando questo luogo potenzialmente spettrale, non si sa mai!
Le pale e gli ingranaggi....
Edificio adiacente il mulino....
Quando anche il vuoto parla ed è in grado di comunicare....
Altri particolari che ci hanno colpito camminando qua e là .....
Siamo davvero contenti che lo strano scherzo del destino ci abbia condotto fin qui.
Perchè questo castello non resti dimenticato in mezzo alle distese di risaie...
Questo post è dedicato ad Enrica e a tutta la sua famiglia. Grazie davvero per averci concesso l'onore di ammirare cotanto splendore. Siete stati dei padroni di casa ineccepibili e di una spiazzante ospitalità.
"La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande"
Hans Georg Gadamer
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