domenica 7 settembre 2014

Ex-Ospedale la Bertagnetta

Un altro pezzo di storia vercellese al macero!
Questa volta ci troviamo nell'ex complesso della Bertagnetta, nella zona dei Cappuccini a Vercelli. 
Un ex ospedale pneumologico, specializzato nelle malattie dell'apparato respiratorio. Chiuso nel 1990, destinato a diventare un centro di cura per anziani ma poi trasformato in un centro di rifugio per profughi è oramai in balia del degrado da una ventina d'anni, nonostante vani tentativi di vendita. Quel che ne resta oggi è un desolato e spoglio stabile.


L'ingresso la dice lunga sullo stato di trascuratezza in cui versa l'intera struttura ed è avvertibile l'aspetto sinistro del luogo che ben si presta ad essere l'ambientazione ideale di racconti di fantasmi. Cancello plasmato dalla ruggine, vegetazione che quasi tende a nascondere l'immobile che in effetti ben si mimetizza dietro di essa.


Una volta dentro lo scenario che ci si presenta è quello classico dell'abbandono: lunghi corridoi ricoperti da macerie, stanze vuote che si susseguono l'una all'altra, finestre dalle quali, timidamente, cerca di farsi strada un pò di luce. Il segno dell'uomo diventa quasi impercettibile e nullo se non fosse per le scritte con bombolette spray sparse un pò ovunque.




Molte zone sono pericolanti (è facile incappare in voragini lungo le pavimentazioni) e un segno evidente è questa suggestiva scala a chiocciola crollata ....

Qui la citazione è d'obbligo! Non ricorda molto la nebbiosa scala a chiocciola che collega gli Otherworld di Walter Sullivan nel gioco Silent Hill 4: The Room...


Proseguendo lungo il corridoio principale dell'ingresso si arriva fino alla zona della cappella di cui non resta che uno splendido altare in marmo.



Proseguendo il percorso ci si trova davanti un susseguirsi di piani speculari l'uno all'altro, identici nella disposizione delle camere, tanto che se non fosse per la diversità dell'intensità di luce non si intuirebbe nemmeno a quale piano dell'edificio ci si trovi.


Inquietantemente affascinanti le zone delle trombe degli ascensori. In effetti queste scatole claustrofobiche sono davvero in grado di fare provare una certa angoscia, come se da un momento all'altro una oscura presenza volesse manifestarsi. Al sol pensiero di dover trascorrere istanti interminabili sospesi nel vuoto appesi a quei cavi, un certo brivido inizia a percuoterci......


Il richiamo agli scenari alla Silent Hill è una costante. Lo abbiamo ritrovato un pò dappertutto: nei bagni, nelle scale, nel seminterrato... Giudicate un pò voi!






Le porte che si sgretolano come creta....

Di sicuro impatto horror è stato camminare lungo i corridoi e le stanze del seminterrato, soprattutto quando ti ritrovi davanti poi delle sorprese......



Chi si offre volontario per pulire, sgrassare e togliere la ruggine?


Curiosità. Sapevate che, secondo l'interpretazione dei sogni, sognare di ritrovarsi in una camera mortuaria suggerirebbe che si sta ostacolando il proprio auto-sviluppo e rappresenterebbe gli aspetti di noi stessi di cui abbiamo bisogno di sbarazzarci?


La nostra attenzione poi si è posata sugli innumerevoli giochi ed effetti creati da vetri rotti, finestre semi aperte, montacarichi oramai in avanzato stato di logorio...





Tutto intorno a noi appare per ciò che è: consumato, disgregato, usurato, corroso, intaccato dal tempo e dall'incuria, in balia di sicuri atti di vandalismo. 


Menzione speciale per alcuni graffiti che possiamo definire post-moderne opera d'arte, che ne pensate?



Distaccato dall'enorme complesso principale, si trova la sala macchine.





Da quel che abbiamo potuto apprendere dai quotidiani locali, di recente è stata predisposta una nuova perizia per stabilire il valore di mercato attuale della struttura e a quanto pare la messa in vendita non sarà più destinata solo ed esclusivamente per scopi sanitari. Speriamo non ritrovi nuova vita come centro commerciale, di cui oramai vi è sovrabbondanza.

Noi vi lasciamo con questa evocativa foto, viale del tramonto e magari della rinascita?




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