mercoledì 4 giugno 2014

Villa C.

Errata Corrige:
Da fonti sicure abbiamo scoperto che in questa villa non sono state girate scene di Suspiria.
"Una cosa nata anni fa per un errore di una giornalista che confuse il film con Profondo Rosso e la villa con Villa Scott."



Appassionati dei film horror di Dario Argento? Eccovi accontentati. Prosegue il nostro percorso di esplorazione urbanistica alla volta di un'altra villa: Villa Suspiria. 




In realtá, Villa Capriglio dal nome del proprietario Giovanni Paolo Miglina o Melina di Capriglio. Sorge nella valle Grande di Mongreno, sulla statale del traforo del Pino Torinese. Viene soprannominata Villa Suspiria solo dopo che il regista Dario Argento, nel 1977, gira al suo interno una parte del suo sesto lungometraggio dall'omonimo titolo.

Nella città magica per eccellenza, di sicuro impatto visivo appare questa villa settecentesca, di un colore giallo intenso, circondata da sterpaglie. Potrebbe essere la perfetta location per un disturbante racconto del terrore.










Strutturata su due piani, piú un sottotetto e sotterranei, si estende su di una superficie di oltre 1.300 mq, per non contare i quasi 2.000 mq di parco che la circondano. Inizialmente concepita come casa rurale (una semplice tenuta agricola), viene trasformata in vigna, una residenza collinare utilizzata come rifugio di piacere da nobili e ricchi borghesi. Un altro straordinario esempio di barocco piemontese, dalle forti influenze juvarriane. Negli anni é stata proprietá di molte famiglie agiate, fino a quando i Cattaneo la cedono, nel 1963, al comune di Torino. 

Che si é trattato di una lussuosa residenza ne conserviamo ricordo dal maestoso anfiteatro con getti d'acqua che si erge sul retro della villa, che la separava dalla collina coltivata e dal parco. Oggi in preda al feroce ed inesorabile attacco del tempo che passa lentamente come la lumaca che ha catturato la nostra attenzione.













Il comune di Torino ha tentato di dare inizio a dei lavori di restauro ma poi é stata lasciata per decenni nel piú totale stato di abbandono, in preda ai famelici saccheggiatori che ne hanno fatto razzia. Riesce ad ottenere una nuova e labile fama proprio quando é stata girata una parte del film Suspiria. Ma ci duole testimoniare come oggi, invece, il suo futuro stia prendendo un colore nero spesso come la pece.
Ecco cosa resta di quella fastosa architettura esterna e delle decorazioni interne .......







































Oggi la villa é in vendita. Triste appurare come la cittá di Torino si stia lasciando scappare dalle mani, per l'ennesima volta, questo fiore all' occhiello. Questa villa é contorniata da tante leggende metropolitane. Vi si narra che sia maledetta, aggiudicandosi addirittura la nomea di "Casa del Diavolo", c'é chi dice sia infestata da fantasmi, chi dice che tutti quelli che vi hanno abitato siano morti tragicamente e che nessuno sia in grado di abitarvici per molto tempo. E ancora, che allo scoccare della mezzanotte, nelle notti di plenilunio, svanisca nel nulla per poi riapparire.
Fantasia, mistero, dicerie, fatto sta che per noi che abbiamo valicato la soglia, una certa suggestione questa enorme villa l' ha esercitata. Vederla cosí tristemente vuota, avvolta da un rumoroso silenzio anche se a pochi metri vi é il transitare incessante delle automobili. Si sa, la suggestione é in grado di risvegliare le nostre paure piú recondite. Ma é bello pensare che vi possa essere anche della magia in tutto ció.

Concludiamo con una citazione tratta appunto dal film Suspiria: 
"Si puó benissimo ridere della magia. Comunque si sappia che la magia é quella cosa che ovunque, sempre e da tutti, é creduta."

Che dire, che l'erede di Dario Argento si faccia avanti: magari potrebbe rinascere come set cinematografico in cui ambientare un film horror :-)



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